Ha preso il via il laboratorio linea B2 Iscol@ 2017/18 denominato Iper BLUE organizzato dalla Smeralda Consulting. A breve resoconto fotografico e video.
Di seguito un estratto del progetto: Il laboratorio rappresenta un’occasione eccellente per progettare e realizzare il plastico di un modello abitativo innovativo e tecnologico, con il coinvolgimento operativo di un gruppo classe composito e multidisciplinare in quanto composto da studenti di più indirizzi, ognuno dei quali contribuisce alla realizzazione finale in funzione delle competenze di base e di quelle trasversali apprese durante l’esperienza laboratoriale. Nella progettazione del modulo si dovranno rispettare i parametri di sostenibilità in classe energetica A e si dovranno esprimere specifici criteri di sensibilità paesaggistica relativi al contesto scelto dal gruppo degli studenti, sotto la guida del team dei tutor tecnologici. Nella fase di progettazione gli studenti potranno utilizzare un specifico software di modellazione (attraverso il quale si proietta lo scenario descrittivo prescelto) e nella fase di realizzazione del plastico/modello potranno cimentarsi con l’utilizzo della stampante 3D per la creazione di tasselli ed elementi descrittivi/grafici per valorizzare il proprio concept. Nella fase di ideazione del proprio elaborato, i partecipanti dovranno ispirarsi agli 8 parametri di una Bluehouse:
- Naturale
- Ecologica • Design
- Salubre
- Garantita
- Sicura
- Sostenibile
- Certificabile.
La scelta del concept di modulo abitativo innovativo (individuazione del luogo) sarà integralmente operata dai gruppi partecipanti, con il supporto specialistico dei tutor tecnologici. La scelta sarà comunque condizionata dalla individuazione di un luogo reale del paesaggio del proprio territorio. Gli studenti partecipanti dovranno definire, nell’ambito del proprio elaborato progettuale, gli aspetti contestuali – caratteri e andamento del suolo, condizioni climatiche ed ambientali, valori qualitativi del paesaggio. A tutti i componenti del gruppo sarà riconosciuta, a parità di titoli e di diritti, la paternità delle proposte e del progetto concorrente. Ogni singolo aspetto contestuale sarà valorizzato con l’impiego della tecnologia, sia nella fase di modellizzazione che nella fase di realizzazione pratica. Con il laboratorio proposto si intende rispondere, in particolare, a tre nuove prerogative inquadrabili come competenze trasversali:
- affinamento delle abilità sociali;
- trasferimento delle competenze tecniche (lettura dei dati ambientali e paesaggistici di un luogo prescelto come concept della casa ecologica);
- trasferimento di competenze tecnologiche (connesse all’utilizzo di sw di modellazione e rendering in 3D).
In definitiva, l’intento perseguito con il laboratorio presentato è quello di sperimentare modalità innovative di “fare scuola” privilegiando metodi didattici di tipo collaborativo e basato sull’esperienza e sull’ausilio della tecnologia. Non a caso, gli studenti saranno suddivisi in gruppi di massimo 4/5 partecipanti. Questa modalità di lavoro consente di rafforzare lo spirito di gruppo e di aggregazione e permette di migliorare le capacità di team building e di problem solving. Nella fase di risoluzione dei problemi specifici, gli errori contribuiranno a rafforzare il processo di apprendimento e saranno valorizzate modalità di cooperative learning e social learning, mediante il confronto interno tra i gruppi di studenti partecipanti e tra loro e il gruppo di lavoro (tutor tecnologici e tutor d’aula). Grazie allo sviluppo di queste metodiche, l’ambiente scolastico può liberarsi dalle connotazioni tradizionali essendo luogo di apprendimento e di formazione, connotazioni che spesso si accompagnano a percezioni “negative” da parte degli studenti che spesso vivono la scuola come obbligo di assimilazione di concetti come obsoleti e immutabili e non utili per la quotidianità del loro vivere. In questo modo, la scuola assurge a vero e proprio luogo di aggregazione, di socializzazione, di incontro e di confronto con l’innovazione e la tecnologia, con una proiezione degli studenti verso gli scenari di una vita futura, personale e professionale. Il livello di approfondimento del laboratorio, e di conseguenza il grado di difficoltà dello stesso, sarà calibrato in funzione della tipologia del gruppo classe (e delle loro competenze in ingresso), specialmente in presenza di studenti afferenti a indirizzi diversi, nella fase propedeutica all’avvio delle attività, a seguito dell’incontro di pianificazione tra il Coordinatore di progetto, i tutor tecnologici e il tutor d’aula incaricato. Successivamente, si prevede una fase di “assestamento” (metodologia e contenuti) in funzione del livello di interazione tra i gruppi degli studenti partecipanti e tra loro e il gruppo di lavoro. Fondamentale in questa fase rilevare dinamiche relazionali, difficoltà di apprendimento, problemi legati all’approccio metodologico, ai contenuti e alle modalità organizzative/gestionali del percorso laboratoriale. Dalla rilevazione di tali elementi ne consegue l’adozione di adeguate azioni correttive utili a garantire l’impostazione flessibile e inclusiva del laboratorio.